Farfalla sulla lavanda

Non accettare i cambiamenti in cui inevitabilmente incorriamo, è la principale causa di ansia, stress e “blocco dell’azione” in moltissime persone.
Che tu sia una di esse o meno, continua a leggere questo articolo e scoprirai perché il metodo Focusing è un ottimo mezzo per imparare ad affrontarli, accettarli e addirittura desiderarli.

Altri articoli sul cambiamento sono: i 5 ostacoli al cambiamento,  detossina e pulisci la mente.

Premessa

Chi più chi meno, ci abbiamo provato tutti a non cambiare mai, poi ci siamo sentiti come Marlin, il papà di Nemo, quando la sua amica smemorata Doris gli ha fatto notare che impedire al figlioletto di crescere era alquanto “bislacco“, vero?

Dopo una breve e generica premessa dei principali cambiamenti e delle cause della sofferenza, anche come il Focusing può aiutarti a fare pace con loro e prevenire ansia e stress correlati.

Il cambiamento nella vita

Il cambiamo fisico:

  • gli scatti di crescita della pubertà (forse uno dei primi cambiamenti che mette in crisi)
  • quelli della maturità sessuale (ed ecco il secondo, eheh);
  • se sei madre, i cambiamenti legati alla Maternità,
  • alla Menopausa
  • se sei un uomo, al ciclo del Testosterone, chissà se è influenzato dalla Luna o da Marte ?

    Il cambiamento emotivo
    :
  • legato alle fasi di sviluppo fisico,
  • quelli legati alla ciclicità stagionale,
  • ai ruoli familiari, professionali e sociali che rivesti,
  • ai piccoli e grandi traumi in cui possiamo incorrere.

    Il cambiamento mentale
    :
  • è quello che andrebbe auspicabilmente rinnovato più spesso, perché è noto che a livello mentale siamo soliti “attaccarci” a convinzioni e costrutti e generalizzazioni
  • attivare il necessario senso critico, il dubbio o la consapevolezza.
  • la maggior parte delle tue convinzioni sono state indotte da altri o da te in epoche storiche personali anche infantili e/o in situazioni di vita comunque del passato e lontano dal presente.

E sull’importanza del saper lasciar andare ho scritto Meditazione e Focusing.

Le cause della sofferenza

Quindi cos’è che causa la sofferenza nel cambiamento?

La sofferenza è il risultato di una tensione causata dalla non accettazione della realtà contingente o immaginata rispetto ad una situazione che muta
.

Solitamente accade se:

  • c’è attaccamento agli oggetti, alle idee, alle situazioni, alle convinzioni o alle credenze collegate a situazioni o cose.
  • Oppure, al contrario, respingiamo persone e situazioni, fondamentalmente per le stesse motivazioni.
  • Siamo egocentrici, “non vediamo che il nostro piccolo giardino”.
  • Ignoriamo la realtà, e ci concentriamo solo sulla nostra interpretazione della stessa senza vedere gli “occhiali” che la filtrano per noi.
  • Temiamo la morte e la sofferenza al punto di negarle.

Per accettare la sofferenza e/o rimuovere le cause della stessa si possono utilizzare varie discipline, filosofie, religioni, conoscenze…oppure, imparare l’accettazione incondizionata e la fiducia nella propria intelligenza corporea come il Metodo Focusing insegna.

I tre aspetti chiave

Ann Weiser, un’allieva della prima ora di Eugene Gendlin, ha evidenziato che quello che rende il Focusing uno strumento unico nella crescita interiore, nella consapevolezza di sé e nella capacità di vivere il cambiamento in maniera fluida e naturale è riconducibile a 3 qualità:

  1. Il felt-sense che viene spesso tradotto con sensazione significativa
  2. Una particolare capacità di attenzione deliberata e accettante rivolta verso di sé
  3. Una filosofia radicale sui fattori che facilitano il cambiamento

Il felt-sense

Il primo a richiamare l’attenzione sull’esistenza di questa particolare capacità del corpo e a chiamare così questa “sensazione significativa”, è stato E. Gendlin proprio durante la ricerca che ha dato poi il nome al suo Metodo.

Tutti noi ne facciamo esperienza, almeno una volta nella vita, ma solo pochi si sono soffermati sulla sua importanza.

Alcuni esempi di felt sense

  • Immagina di aver appena concluso una conversazione con qualcuno a cui tieni, ma è lontana e ti manca tanto, metti il telefono giù e senti un peso nel petto, all’altezza del cuore.
  • Oppure sei ad una riunione e stai aspettando di avere la parola e intanto qualcosa nello stomaco si stringe e intanto la gamba sotto il tavolo saltella nervosamente.
  • Ha smesso di piovere e sei in un luogo stupendo dove puoi ammirare un bellissimo arcobaleno completo e colorato che si scaglia nel cielo azzurro di fronte a te, mentre lo ammiri qualcosa nel petto si allarga e ti trasmette tepore.

Se rimani solo sul piano dell’emozione, la paura è paura e la gioia è gioia, sono solo quelle, ma se stai sul piano della sensazione significativa, c’è qualcosa di più perché puoi sentire che la paura o la gioia di oggi non sono proprio come quelle di ieri.

Il nostro vocabolario emotivo è sempre lo stesso, ma la sensazione significativa percepita nel corpo invece cambia sempre perché c’è qualcosa che cambia nella realtà del qui ed ora. La paura che ieri era come un masso pesante nello stomaco, oggi può essere un rintanarsi.

L’auto-empatia

Restare in contatto con questa sensazione può farti percepire qualcosa che è come un esserino rintanato in una grotta.
Se resti in relazione con questo sentire più di quello che faresti normalmente, potresti scoprire il vero motivo sotto la paura che provi anziché quello che pensi che lo sia.

Nessuno al di fuori del Focusing parla di questa dimensione dell’esperienza che non è solo emozione e non è solo pensiero, che è sottile eppure concretamente esperita e fisicamente reale.

Riconoscere il felt sense è essenziale per conoscere le motivazioni che spesso si nascondono all’ombra dei nostri comportamenti o dell’agire inconsapevole.

La capacità di attenzione accettante

Questa seconda qualità del metodo Focusing è inizialmente rappresentata da una “curiosità interessata” ed è quella che ti consentirà di poter fare conoscenza con la sensazione significativa che in definitiva rappresenta in generale tutto ciò che non-conosci di quella situazione o tematica.

Le qualità che ti occorrono per poter attivare questa capacità sono quelle che sono raggruppabili nell’acronimo A.R.P.A. che sta per:
Accoglienza, Rispetto, Pazienza e Accettazione o inizialmente Amicizia.

Questo processo di conoscenza richiede del tempo, non è istantaneo e quindi tali qualità ti permetteranno di coltivare un sano interesse verso il felt sense.

Questa capacità di attenzione e le qualità A.R.P.A. sono fondamentali perché hanno due grandi ricadute nel cambiamento:

  1. Rafforzano la capacità di affrontare tutto ciò che non-conosci e che può creare timore, paura o preoccupazione.
  2. Creano quello stato di fiducia che solitamente si forma nei primi anni di vita quando veniamo amati e accettati incondizionatamente e non solo in relazione ad esempio, a come ci comportiamo.

Questa fiducia non è da confondere con l’autostima, anche se può condizionarla.
L’autostima, infatti, risente dei risultati che otteniamo e può variare in base alle aree della vita, il classico esempio è quello del manager autoritario e rispettato da tutti che a casa è completamente controllato dalla moglie.

La fiducia permane.

La filosofia radicale sui fattori del cambiamento

Questa fiduciosa aspettativa che il felt sense accolto possa fare quello che nel focusing chiamiamo “passo” avanti durante il processo, genera comprensione e sollievo nel corpo, ma nel modo esterno permette trasformazioni e cambiamenti.

La nostra vita è permeata dall’ approccio fare/risolvere, quando parli con qualcuno di una tua difficoltà sei inondata di consigli su come e cosa fare per risolverla, giusto?

Diverse terapie si fondano su questo presupposto, la terapia cognitivo-comportamentale e l’ipnoterapia o le tecniche della psiconeurolinguistica, solo per citarne alcune.

L’ideologia del focusing si fonda sull’approccio dell’Essere/assecondare che si basa su un presupposto completamente diverso.
Per loro natura le cose cambiano e si trasformano, quando questo non accade è perché c’è un “blocco”.

Dedicare attenzione e consapevolezza nel lasciare quel blocco così com’è, pur restando aperti a possibili sviluppi, è ciò che farà la differenza.

Questo può apparire assurdo perché sarebbe come affermare che il pc che sto utilizzando per scrivere vuole diventare una farfalla e che basterebbe offrirgli attenzione interessata per dare il via alla sua trasformazione!

Eppure è proprio quello che scatena lo stupore in ogni Focuser (si chiama così chi pratica il Focusing) quando incontra nel silenzio la “saggezza del corpo” percepita nel felt sense che “sa” di cosa ha bisogno per proseguire nel suo divenire.

Proprio con la stessa certezza del bruco che si trasforma in farfalla o di un seme che diventa albero oppure di un neonato che ha bisogno di calore, nutrimento e affetto per crescere.

Vieni a scoprire cosa posso fare per te con il Focusing.

Articoli correlati

La paura del giudizio degli altri

La paura del giudizio degli altri

Molto spesso dietro le difficoltà nel promuovere il cambiamento desiderato (cambiare lavoro, un nuovo progetto, una nuova relazione) o nel cambiamento non voluto (un lutto, una malattia, una perdita di qualsiasi tipo o una separazione), ci sono emozioni non...

leggi tutto
Focusing con Germana Ponte, l’intervista

Focusing con Germana Ponte, l’intervista

In questa intervista conosciamo la Coordinatrice italiana di Focusing Germana Ponte, colei che mi ha formata come Trainer, è Laureata in Sociologia, Counselor, giramondo per lavoro e passione. Valentina: Ciao Germana, per chi non ti conosce o non è del mondo del...

leggi tutto
Focusing con Germana Ponte, l’intervista

Focusing con Gioia De Marzi, l’intervista

Premessa L'intervista di Gioia De Marzi, è la prima di una nuova rubrica del blog dedicata ai professionisti che utilizzano il Metodo Focusing. Come raccontavo nel mio primo post del blog, e in ogni occasione che mi si presenta, Gioia De Marzi ha un posto speciale nel...

leggi tutto
Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

0 commenti