Questo mese si festeggia Litha, una festa collegata al Solstizio d’Estate dove si festeggiano i fuochi (S.Giovanni) e il giorno più lungo dell’anno. E’ uno dei miei mesi preferiti perché è quasi estate ma ancora non fa troppo caldo.
E’ anche il momento dell’anno in cui i frutti sono a maturazione ed è vicina la raccolta ed è stato  così anche per me, ma la mia proverbiale calma è stata messa a dura prova proprio perché i tempi maturi mi hanno portata ad affrontare cambiamenti extra di cui sono stata felicissima di occuparmi, ma che mi hanno dato parecchio da fare:

  • la creazione del mio nuovo Logo;
  • il restyling del sito, che è iniziato proprio in concomitanza dell’ arrivo del nuovo regolamento europeo sulla gestione della privacy (GDPR) che ha causato ore di lavoro extra non solo ai web master di tutto il mondo, ma anche a chiunque lavori con una piattaforma di newsletter o utilizzi i moduli per la Privacy!
  • un lavoro per una Università on- line, un Master in cure Palliative, una cosa come 350 slide in 20 giorni! Non ci posso credere ho anche finito in anticipo rispetto la scadenza (potenza dell’ anticipazione del risveglio mattutino);
  • e come se non bastassero la ciurma di gatti e di umani da gestire, anche il viaggio delle vacanze da organizzare!

Insomma è stata dura, ma alla fine eccomi qua con solo le valigie da preparare (ho perfino programmato i post sui social per 15 giorni) e questo post del blog è la mia ciliegina sulla torta, ehehe.

Non so se è chiaro, ma l’argomento è la Gestione del Tempo!

La gestione del tempo è un aspetto fondamentale se vuoi dare una direzione precisa alle tue azioni, azioni che hanno lo scopo di portarti sempre più vicina ai tuoi obiettivi e quindi alla felicità 🙂

La premessa è che ognuno elabora un proprio sistema di gestione del tempo in base ai propri impegni, alla priorità dell’ obiettivo, alle fasi della vita.
Quello che ti propongo è quello che ho acquisito io in questi ultimi due anni di lavoro da freelance, spero ti possa essere utile:

  • Prima di tutto occorre calcolare quanto tempo si ha a disposizione togliendo le ore di sonno, quindi calcolare quante ore si dorme per notte e se nel week-end di più considerarlo nei conteggi e poi togliere quelle ore dal totale delle ore della settimana (168).
  • Perché un planning sia realistico occorre calcolare gli imprevisti, questo permetterà di non riempire tutto il tempo a disposizione e poi andare nel pallone se qualcosa non va come programmato, per cui dal totale delle ore che sono rimaste togliere un 20% di ore per gli imprevisti. Se ad esempio sono 100, toglierne 20, ne rimangono 80.
  • Un altro aspetto importante è quanto ci vuole a fare le cose. Se occorre un’ ora di pausa pranzo, ma poi tra cucinare e mangiare se ne usa un’ ora e mezza sono di più. Utilizzare un timer e quantificare i tempi è una opzione, ma esistono anche delle app per farlo!
  • Per gestire le cose in modo da essere più produttivi il consiglio è di lavorare per moduli o blocchi, vuol dire ad esempio che anziché cucinare tutti i giorni, preparerò e predisporrò i pasti in un giorno solo, così laverò tutte le verdure in un giorno, sporcherò le pentole in un giorno, eccetera. Io non preparo tutto tutto, ma le “basi” come ad esempio i cereali integrali a chicco per la settimana con cui poi farò insalate di cereali, polpette o le metterò nelle minestre che avrò già preparato e congelato, sì, ad esempio. Si applica lo stesso metodo al lavoro o alle faccende di casa.
  • Per il planning quotidiano o to do list, suggerisco di non mettere troppe cose nella lista, io ne metto 3 lo so sembrano poche, ma sono le 3 più importanti, quelle che cascasse il mondo alla fine della giornata voglio aver fatto. Fatto quelle se ho ancora tempo ne farò altre prendendole da una macrolista, così non avrò l’ansia e sarò sia realistica che soddisfatta quando ne farò di più!
  • Mettere tutto in agenda, non solo l’appuntamento dal dentista o gli impegni di lavoro perché anche le incombenze quotidiane sono impegni, così come lo è il tempo per se stessi (self-care) che se non si programma sarà quello a cui si rinuncerà, giusto?
  • Consiglio anche di tenere un calendario annuale su cui segnare le ferie e gli impegni che si conoscono, le scadenze dei vari documenti da rinnovare e polizze varie e averle sott’occhio quando si compila il planning (io lo faccio mensile, settimanale e trimestrale).

Cosa fare nelle ore a disposizione

Ora che hai un’idea delle ore a disposizione nella settimana, pensa a come trascorrerlo:

per farlo si disegnano due cerchi, in uno disegnerai gli spicchi in base a quello che già occupa il tuo tempo e nell’altro, gli spicchi di come invece vorresti trascorrerlo.
Alla fine confronta i due cerchi e osserva quanto coincidono e quali sono, invece, le differenze.

Se ad esempio vorresti lavorare il 50%, dedicarti alla passione per lo yoga e la lettura il 20%, stare in famiglia e con gli amici il 30%, le 80 ore a disposizione (20 le hai tolte per gli imprevisti) le suddividerai con queste percentuali, quindi 40 di lavoro, 8 per lo yoga e le letture e 32 per famiglia. Se lavori come dipendente dovrai sottrarre prima quelle ore e poi fare il conto delle percentuali con le ore restanti.

Questo lavoro servirà per capire quali sono le priorità e cosa tagliare per avvicinarti sempre più al tuo ideale di gestione.
Le ore degli imprevisti si potrebbero utilizzare per avvicinarti ad un obiettivo qualora rimangano libere, ma senza calcolarlo prima.

L’ invito è di eliminare prima le cose a cui spesso non ti riesce di dire di no a favore di quelle per la cura di te, il self-care.
Il pdf con le regole che ho suggerito lo trovi QUI.

 

“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.” A.Einstein

 

In regalo anche la Matrice di Covey per dare ordine alle priorità.

Buona Estate!

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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