18 Mar 2020

Se la paura fa novanta, tu fai qualcosa…ma non ignorarla!

Arcobaleno

La paura di questi giorni è la base da cui partire per questo viaggio verso la pace, la mia parola guida di questo mese, guarda caso.
La pace non è difficile da comprendere, lo è di più da raggiungere e secondo me soprattutto da mantenere perché tutti noi abbiamo ricordi, sensazioni e vissuti di pace ma diciamolo, non è la nostra condizione abituale.

Comprendere la Pace

Come dice Vimala Thakar:
“La vera pace, sia individuale sia mondiale, non è frutto di marce o di riunioni ai vertici, ma potrà derivare solo da una trasformazione della persona, da una ‘mutazione’ globale, olistica.”

Raggiungere la pace

Implica una costante osservazione di come “risuoniamo” agli eventi esterni , sì perché non sono i fatti a produrre conseguenze, ma come noi interpretiamo ed elaboriamo gli stessi che poi è il motivo per cui tuo marito fa le pulizie di casa e tu non te ne accorgi, eheh.

Come spiegavo nella serie di post sulla meditazione, il nostro IO inforca sempre occhiali differenti e non esserne consapevoli crea delle sviste notevoli.

Mantenere la pace

Mai come in questo periodo di isolamento forzato messi apparentemente in scacco da un microorganismo infinitamente piccolo stiamo sperimentando in ogni luogo, nella nostra casa, nelle istituzioni governative e sociali nonché religiose, quella che tra tutte è la principale causa di guerre e conflitti interni e/o esterni: la Paura.

Ammesso che si sia sperimentata la pace e che si sia raggiunto uno stato di equilibrio e quindi un certo ben-essere, come non farsi condizionare dalla paura?

Prima di tutto accettando di averla, è assolutamente legittimo e anzi utile provare questa emozione, è ciò che ci permette di non farci male, di tutelarci, ma una cosa è riconoscere di avere paura ed un’altra essere schiavi della paura.

Segue qualche riflessione per stare con la paura senza subirla o alimentarla.

Nutrimento

  • Non solo di cibo sano che rafforza il sistema immunitario come raccontavo qui, ma anche per non farlo diventare il canale di sfogo di ansia e noia;
  • di nutrimento attraverso sensazioni piacevoli, letture interessanti, stimoli attraverso i quali entrare in risonanza con ricordi, memorie e sensazioni positive, potenzianti anziché subire quelle negative e limitanti.
  • Non guardare troppo tv e social, lo so bisogna spostare il locus of control dall’esterno all’interno ma si può, fidati;
  • Affidati solo ai bollettini ufficiali, io mi trovo bene con il Post,  basta iscriversi alla loro newsletter per ricevere le giuste info.
    O semplicemente cerca su internet i siti del Ministero della Salute, della tua Regione e del tuo Comune, lì troverai tutto ciò che di importante devi conoscere come numeri di telefono e indicazioni da seguire.
  • Che si tratti dell’ennesima bufala sulla durata del virus nell’aria o il bambinetto che fa ridere dicendo di non uscire di casa, entrambe stanno nutrendo la parte di te che rimane concentrata solo su questo aspetto del tuo presente.
  • #nutritidicosebelle come certe opportunità ora disponibili per tutti come quelle riportate QUI

Dare un senso

E’ una situazione che non sappiamo con certezza quanto durerà ed è quindi importante ritrovare un ritmo “normale” che scandisca le nostre giornate in questa situazione anormale:

  • Crea nuove routine, alla luce del tempo che adesso hai a disposizione, e attiva la creatività; che tu abbia i bambini a casa o sia single il tempo non è fatto solo di ore che devono trascorrere ma anche di situazioni con differenti priorità a cui far fronte a livello concreto, emotivo ed energetico e quindi prova a chiederti:
  1. Cosa posso imparare da questa situazione sul piano personale, cosa posso fare di diverso nelle relazioni in famiglia,  con gli amici e/o a livello sociale in questa situazione?
  2. E sul piano professionale, alla luce di questo blocco improvviso e certamente imprevedibile, c’è qualcosa che posso differenziare nei miei servizi/prodotti? Nel mio lavoro? Ci sono persone che vivono sempre in questo isolamento, posso aiutarle? Hai scoperto l’ homeworking, puoi ampliare questa modalità dove lavori o per chi lavori? E quanto sta incidendo tutto questo sulle spese in casa e fuori casa, sia in senso positivo che negativo?
    Scrivi le tue idee per migliorare te e la tua attività.
  • Cosa puoi fare in questo tempo sospeso che altrimenti non faresti e cosa farai dopo che questo periodo finirà?
    Scrivere è un ottimo strumento per rimanere in contatto con il sentire e contemporaneamente elaborarlo e se vuoi puoi scaricare il mio percorso gratuito dedicato a questo iscrivendoti qui.
  • #iorestoacasa e mi prendo cura di me e dei miei cari come posso e riesco.

La fiducia

  • Qual è il lato positivo in tutto ciò, come essere ape anziché mosca?
  • Come sostenere chi è con noi in questa situazione ? Figli, compagni, genitori, amici, posso essere luce per chi è in difficoltà più di me?

La paura viene nutrita dai pensieri che vivi nel passato (ieri potevo uscire e andare dove volevo) o da quelli che cercano nel futuro risposte che non cambiano lo stato oggi (cosa accadrà all’economia, quando torneremo alla normalità).

Pensieri assolutamente legittimi, ma che alimentano lo stato di incertezza e la preoccupazione senza che si possa agire in qualche modo poiché siamo ancora dentro la tempesta.

Per adesso è importante tenersi saldi, rimanere ben presenti a se stessi per utilizzare al meglio le nostre risorse ed energie.

Nel presente costruiamo il futuro e cambiamo il passato, quello di cui ho fatto esperienza grazie al Focusing  é che il corpo è un ottimo alleato per raggiungere questo equilibrio:

  • portare i movimenti della mente a rallentare, stando nel qui ed ora, è possibile sentendo con il corpo quei pensieri e quelle sensazioni che ci sono.
    Grazie alle qualità a.r.p.a. (accoglienza, rispetto, pazienza e amicizia/accettazione) posso descrivere e anche fare loro compagnia; se riesco a starci anche solo un po più di quello che farei normalmente, posso sentire “cosa c’è di nuovo oggi che mi può sostenere in tutto ciò?” e rimanere in ascolto empatico di ciò che c’è.

Per nutrire la consapevolezza e la fiducia che ne può derivare, condivido due tipi di esercizi:

  1.  utile per l’identificazione eccessiva che possiamo vivere con il corpo stesso (nelle sue funzioni fisiche), con la mente (giudicante) e con le emozioni (invadenti perché inascoltate) è quello di Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi, un PDF che contiene alla fine anche un audio dell’esercizio stesso registrato da me (abbastanza casalingo, eheh).
  2. l’esercizio del Fare Spazio di Gendlin che lui utilizzava per preparare il campo al successivo processo di focusing, è molto utile anche da solo.
    #andràtuttobene con questi esercizi ripetuti nel tempo diventa #vatuttobene

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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