La sincerità è come una bambina da prendere per mano

Oggi ti voglio parlare dell’autenticità perché mi sono resa conto che questo termine è stato molto spesso confuso con l’impulsività, utilizzato a vanvera, decontestualizzato.

Lo penso col cappello del counselor, che ha un interesse professionale a che ci sia una diffusione corretta del significato e dell’importanza di questo comportamento, ma anche da perfetta sconosciuta entrata nel mondo del web da poco più di due anni, che sente che tutti quelli che ci sono hanno una qualche responsabilità nel non alimentare l’ignoranza, almeno quando è possibile.

Autenticità

Essere autentici non vuol dire:

  • dire tutto quello che ci passa per la testa in un dato momento o situazione a chiunque;
  • dire sempre la verità (che poi: esiste una verità sempre condivisibile?);
  • non avere pudore per certi aspetti privati (questa sono io!);
  • straripare di parole, giudizi e quant’altro perché convinti che questo sia essere liberi;
  • non considerare il diritto dell’altro di non subire il nostro “sproloquio”!

Essere liberi e vivere in una democrazia non vuol dire non avere la responsabilità delle conseguenze delle nostre parole o azioni.

Come si traduce nel mondo del lavoro tutto ciò?

Sentendo questa responsabilità anche nei riguardi dei nostri clienti, iscritti o followers.

Questo si traduce nel fatto che anche quando ci facciamo vedere, le situazioni condivise, seppur di “vita privata”, dovrebbero avere una finalità, un’ intenzione collegata al nostro ruolo, non come me quando posto continuamente i miei gatti,eheh.

Facciamo che riassumo dicendo che:

essere autentici effettivamente vuol dire essere sinceri, ma unicamente verso sé stessi, non raccontandoci balle, riconoscendo i propri limiti, riflettendo su “chi” in noi sente il bisogno di… e “perché”…. dire, fare, quello che impulsivamente faremmo?

Questo significa osservarsi, fare selezione, scelte consapevoli, nel dire e nell’ agire.

Chiedersi, proprio come uno schizofrenico con le sue altre personalità (non è vero, lo schizofrenico non è cosciente delle sue altre personalità, noi sì):

  • Perché vorrei dire questa cosa? Girare questa story, scrivere questo post?Voglio farlo per gratificare il mio ego o perché può essere utile al potenziale cliente? Lo sto dicendo senza assumermene la responsabilità o perché ometterlo non sarebbe giusto per il cliente?

Infatti l’autenticità è sorella della congruenza altro bel termine anche questo abusato.

Congruenza

Congruenza non vuol dire coerenza che è solo un altro modo per dire rigido, immutabile o perfezionista mascherato.

Congruenza vuol dire che quello che dico corrisponde alla mia conoscenza di quel momento e che in base a quella mi muovo nell’agire.
Dimostrare ogni giorno con il comportamento, che io stessa cerco di mettere in atto quella stessa conoscenza.

Non posso chiedere al mio cliente di prendersi cura di sé stesso, quando io per prima non provo a farlo tutti i giorni, anche se nel modo e nei tempi adeguati a me…con le corrispondenti azioni e possibilità anche economiche.

Ognuno di noi ha delle modalità, dei tempi e tutta una serie di fattori vari a condizionarlo, non ne discuteremo qui, ma congruenza vuol dire far coincidere quello che si dice con quello che si fa:

  • se siamo congruenti non facciamo to do list infinite, perché conosciamo i nostri limiti, sentiamo e riconosciamo quello che vorremmo rispetto a quello che potremmo,
  • vuol dire essere realisti perché sinceri con noi stessi. E ritorna la sincerità che abbiamo già incontrato nell’autenticità, il cerchio si chiude e anche il pippone!

Curiosità finale, lo sai che la sincerità è collegata alla funzione del 5° chakra?
Cos’è il 5° chakra? E’ una “ruota energetica” studiata nei millenni dal sistema Medico Ayurvedico e nella filosofia Yoga che influenza la zona della gola e anche alcuni aspetti emotivi, mentali ed energetici.

Se vuoi saperne di più iscriviti al percorso I Magnifici 7 Tips+1, un percorso gratuito di 7 giorni via mail in cui ti parlo dei 7 chakra e per ciascuno do un consiglio per riequilibrarlo.

Conosci te stesso è il preludio a “possiedi te stesso e trasforma te stesso”, come dice il grande Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi.

E tu come manifesti la tua autenticità, scrivimelo nei commenti?

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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