26 Giu 2017

Come ti prepari al nuovo viaggio?

Cartelli direzionali colorati

Oggi scrivo del “viaggio”, sì perché prepararsi al viaggio è cosa seria e merita tutta la nostra attenzione, non vorremo mica partire senza la giusta valigia e senza chiederci prima “cosa mi aspetto di trovare a destinazione” raggiunta?!?
Forse avrai intuito che non parlo solo delle vacanze estive, benedette anche loro, ma di un qualsiasi viaggio metaforico che ci piacerebbe intraprendere a questo punto della vita.

Parto da un’ aspetto fondamentale

ma spesso trascurato, ossia quello di porsi le domande giuste che poi guideranno le azioni successive:

  1. Come voglio sentirmi alla fine di questo viaggio, e anche se non posso prevedere tutto quello che incontrerò dentro e fuori di me, come voglio sentirmi mentre percorro la strada di questo viaggio/vacanza?”
  2. Cosa voglio imparare, trovare, riscoprire o confermare (che hai bisogno di un po di relax è scontato dai, non lo mettiamo nell’elenco!)
  3. Che qualità voglio mettere insieme ai vestiti, nella valigia?
    ° la ricerca della bellezza;
    ° l’apertura al cambiamento;
    ° l’avventura;
    ° la complicità, con chi ami, o la condivisione con chi ha le tue stesse passioni;
    ° il coraggio;
    prosegui tu l’elenco…
  4. Perché partire ? Sembra una domanda scontata, ma prova a chiedertelo per più di tre volte, almeno, e senti cosa c’è sotto questo desiderio, un po’ più da vicino, magari aggiungerai altri aspetti al “come voglio sentirmi”.

La Meta

Okkei, adesso hai quel minimo d’ informazioni per poter scegliere una Meta; il Quando è spesso in relazione alla meta, non ti consiglio di andare in India nel periodo dei Monsoni o in Norvegia e altri paesi per ammirare l’Aurora Boreale, se non sei nel periodo tra Ottobre ed Aprile, perché anche se c’è sempre, è più visibile con il buio e l’inverno!

Quindi scrivevo della meta, se parliamo di viaggio metaforico allora può essere:

  • quel Corso di Pittura che vuoi fare da tempo, ma non hai il coraggio di cominciare perché secondo te non sei abbastanza brava (scusa ma non sono fatti a posta per imparare questi corsi?);
  • magari quel Retreat, in pratica un Ritiro, che sogni di fare da quando ti sei messa in proprio ma ancora non sai se andare da sola è un limite o un vantaggio, se vuoi farti un’idea, ascolta lei che ne organizza Roberta Zanetti ;
  • oppure quel corso di aggiornamento all’estero che tra l’altro ti farebbe pure bene per ripassare la lingua inglese !

Il Come

Dopo la meta e il quando, cosa manca? Il Come, già, come vuoi andare a fare questo viaggio? Certo che se è un viaggio all’ estero probabilmente dovrai prendere un aereo e magari anche treni o altri mezzi pubblici per arrivare alla meta.

Magari puoi noleggiare un auto, se stai andando in Sardegna o su altre isole, forse ti conviene.
Potresti fare prima un preventivo per quantificare i costi di viaggio in traghetto con auto al seguito e un altro preventivo con il costo in aereo più le tariffe del noleggio auto e quindi scegli.
Certo se è una vacanza che include tante escursioni in città d’arte o spostamenti, forse l’auto diventa necessaria, in Italia i mezzi pubblici lasciano molto a desiderare, mentre all’ estero il discorso cambia di parecchio!

Io personalmente con l’età sono diventata alquanto esigente ed essendo abituata all’ indipendenza, anche quando vado ai corsi di aggiornamento, soprattutto extraregionali, preferisco muovermi con l’auto, certo se posso condividere le spese lo faccio volentieri, ma preferisco spendere qualcosa in più di benzina, che alzarmi 5 ore prima e tornare 4 ore dopo!

Sì credo di avere un’ Impronta ecologica vergognosa, ma per fortuna non viaggio troppo spesso in auto e non avendo un lavoro che mi rende pendolare, oltre ad altri tipi di attenzioni ecologiche (magari un giorno ci scrivo un post), diciamo che vado in pari!!!

Quando, dove, come, cosa manca?

Il Costo, certo! Qui hai tu l’ultima parola, e se non ce l’hai ti consiglio questo libro che ho scoperto durante un corso sulla relazione con i soldi  con la fantastica SoulMentor Giada Carta.

A questo punto manca solo di chiederti : “Cosa voglio riportare a casa da questo viaggio?”:

A parte belle foto e souvenir se è una vacanza classica;
nuove competenze;
nuove amicizie;
nuove consapevolezze su chi sei e dove sei nel lungo percorso della conoscenza di te, se il viaggio è verso te stessa, attraverso quel corso, quell’aggiornamento ecc. ecc.;
cose che comunque non si escludono a vicenda, ma possono coesistere nello stesso viaggio, vacanza o meno.

Fatti anche queste domande:

  • Come hai affrontato il cambiamento legato al viaggio, che qualità hai messo in campo;
  • cosa ti porti a casa riguardo te stessa, oltre i bei ricordi e le foto;
  • cosa vuoi cambiare alla luce di questo viaggio, quale nuova abitudine, nuovo obiettivo;
  • cosa potevi fare di più e cosa ti riprometti di migliorare per il prossimo viaggio.

E ora che sei tornata, combatti lo stress da rientro programmando il prossimo viaggio che desideri fare 🙂
Ovviamente tutte queste domande pre e post viaggio potrà farsele anche chi vorrà iscriversi al mio Corso Base di Focusing in gruppo o agli altri servizi di Focusing che offro per tutta l’estate!

Intanto, mentre organizzi le cose da fare in attesa della partenza e organizzare la tua valigia, un simpatico PDF scaricabile per la tua check list!

Buona Vita

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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