Prima parte di un lungo articolo creato con le mail del percorso Il corpo alleato: ritroviamo la rotta?  qui le prime 3 emozioni definite primarie, perché comuni a tutte le culture e popolazioni: paura, tristezza e gioia.

La premessa alla loro formazione e funzione puoi leggerla qui.

 

PAURA

Qual è la funzione della paura?

La funzione della paura è quella di garantire la sopravvivenza e la nostra sicurezza.

Come si manifesta nel corpo fisico?

Bocca secca, tensione muscolare, aumento della frequenza del respiro e del battito cardiaco, della motilità intestinale, aumento della sudorazione, calo della temperatura, aumento adrenalinico che ci prepara alla fuga, alla reazione e perciò all’ azione di protezione del corpo con un abbassamento della capacità intellettiva. E ciliegina sulla torta, aumento dell’ansia.

Questo avviene nella forma PURA, perciò pensa a tutte le volte che dici di avere paura ma non hai tutti questi segnali, forse è timore, preoccupazione, apprensione? O cos’ altro?… quante sfumature ci sono tra la l’ avere questi segnali di paura e lo stare bene!

Altre emozioni collegate alla paura sono: ansia, timore, nervosismo, preoccupazione, apprensione, cautela, esitazione, tensione, spavento, terrore; negli stati patologici fobia e panico.

Le tre paure più grandi sono:

  • La paura da separazione- abbandono, legato al bisogno di amore;
  • la paura di non valere, legato al bisogno di essere visti, riconosciuti, di appartenenza;
  • la paura di lasciarsi andare, legato al bisogno di sicurezza e invulnerabilità; e poi un mix di tutte queste (non conto la paura più grande che è quella di morire che forse sotto sotto si trova in tutte le altre perché il “morire” non si riferisce solo alla perdita della vita ma anche ad una parte di noi, ad un nostro modo di essere).

ESERCIZIO

E adesso senti nel corpo cosa succede al ricordo di una situazione che fa paura; ti senti come nella descrizione fisica della paura letta su o cambia l’intensità?

E se non ti senti così, cosa ti fa dire che stai provando paura?

Prenderti cura di te.

Quando hai paura la vedo dura, poterti prendere cura di te, sarebbe come chiedere ad un fiume di fermarsi, ma in tempo di pace, puoi coltivare l’emozione che può riequilibrarla e che secondo me è la Gratitudine.
Essere grati di ciò che c’è, di chi siamo, sicuramente allontana il senso di incertezza, crea più fiducia e per questo allontana la paura di ciò che non c’è o non siamo 😉

Comincia a scrivere un diario di tutte le piccole cose che ti danno gioia, di cui sei contenta ogni giorno almeno 3 cose e poi nota cosa succede.

 

TRISTEZZA

Qual è la funzione della tristezza?

La funzione della tristezza è quella di farci sentire che stiamo vivendo una perdita, una separazione, una situazione di speranza infranta, di fallimento.

Nel corpo come si manifesta?

Il malessere può avere l’aspetto della paura, cattivo umore, apatia, stanchezza e coinvolge tutto, la mente, il corpo, la motivazione. E’ molto comune, ma tra le meno capite e condivise eppure è fondamentale non averne paura e non etichettarla come sinonimo di debolezza.

Si confonde spesso con la rabbia.

Può essere che invece stiamo provando altre emozioni collegate alla tristezza come: pena, cupezza, mancanza di allegria, solitudine, autocommiserazione, dolore, abbattimento, disperazione.

Negli stati più gravi depressione.

Che bisogno insoddisfatto ci può essere dietro la tristezza?

Non sempre è possibile risalire a cause precise come la delusione, la perdita o altro; a volte può essere un modo di farsi “carico” di esperienze ed elaborazione di avvenimenti che vanno “digeriti”; il bisogno di stare con se stessi e i propri vuoti, ricordi ecc.

 

ESERCIZIO

E adesso senti nel corpo cosa succede se sei triste, cosa ti fa dire che stai provando tristezza?

Prenderti cura di te

Puoi provare ad ascoltare se c’è un motivo: a volte la tristezza è collegata alla vergogna, al senso di colpa o al senso di solitudine, ma se così non è, non costringendoti a non esserlo perché non c’è niente di male a sentirsi tristi ogni tanto;
puoi riequilibrare lo spettro emotivo con la vitalità del giocare, sì hai letto bene, tu hai mai visto un bambino triste mentre gioca?

 

GIOIA

Qual è la funzione della gioia?

Me lo chiedo anche io visto che di solito non è come la felicità, collegato ad un evento esterno, ma scaturisce spontaneamente da “dentro”, da come stai, da come ti percepisci in quel momento.
Spesso la gioia si collega alla paura di perderla e questa sensazione tende a ridurre il tempo e le soddisfazioni che ne derivano.

Come diceva Pirandello? Un’ ora breve di dolore ci impressiona lungamente, un giorno sereno passa e non lascia traccia.

Quindi nel caso di questa emozione più che di bisogno sotto, forse possiamo parlare di funzione, e allora a cosa serve la gioia?

  • Ci informa che la situazione che stiamo vivendo è positiva per noi e ci stimola a preservarla o mantenerla;
  • inoltre avvicina le persone e favorisce la cooperazione.
  • Quindi a costruire una buona autostima, se provi gioia nelle relazioni, nel raggiungimento dei tuoi obbiettivi, questa si rafforza;
  • a creare un senso di appartenenza e comunità visto che crea connessioni con altre persone con cui condividerla;
  • semplicemente ad andare sempre avanti visto che crea fiducia nel futuro.

Nel corpo come si manifesta?

Innanzitutto con il sorriso, con un tono di voce chiaro e squillante, l’accelerazione cardiaca e l’aumento del tono muscolare, il respiro è meno regolare, la pelle è più sensibile.

Anche per la gioia ci sono altre emozioni a lei collegate come: felicità, godimento, sollievo, contentezza, beatitudine, diletto, divertimento, fierezza, piacere sensuale, esaltazione, estasi, gratificazione, soddisfazione, euforia, e al limite estremo entusiasmo maniacale.

La Gioia è l’antidoto alla Depressione.

 

ESERCIZIO

Prova a pensare a tutte le volte che ti sei sentita gioiosa e adesso senti nel corpo cosa succede se provi GIOIA, cosa ti fa dire che stai provando questa emozione?

Quello che posso dirti per prenderti cura della Gioia è di imparare a godertela senza fretta, sensi di colpa o altro che potrebbe spezzare la magia, è normale che ad un certo punto passi, come accade però anche alle emozioni negative, impara a coltivare il piacere nella tua vita e vedrai che i momenti di gioia aumenteranno!

“Gestire” le emozioni e gli effetti che esse hanno, i significati collegati alla nostra unicità è possibile con il metodo Focusing, se vuoi uno strumento per farlo il Corso Base di Focusing è quello che fa per te 😉

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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