21 Gen 2021

Violenza sulle donne, i campanelli d’allarme

La modernità è arrivata quasi in tutto: nella tecnologia, nei trasporti, nelle comunicazioni, nell’alimentazione.
Ma i rapporti più civili tra i sessi, e di conseguenza la diminuzione della violenza sulle donne, sembrano essere ancora una conquista lontana.
In questo post riporto quali sono i campanelli d’allarme in una relazione NON sana, dopo aver esposto le principali cause di violenza sulle donne.

Dati e cause

In questo articolo INSTAT del 2014 puoi leggere cifre e schede comparative sull’argomento: violenza sulle donne.

Le cause si possono distinguere in cause collettive e cause soggettive, non mi dilungherò troppo su quelle soggettive, perché l’obiettivo di questo articolo è dare dei consigli concreti su quali sono i campanelli d’allarme in una relazione NON sana.

Cause Collettive

Queste cause trovano origine nei rapporti di potere tra i generi, che sono ancora imposti dal sistema patriarcale.
Questa violenza è endemica e globale e limita il godimento dei diritti delle donne e l’uguaglianza legale, sociale, politica ed economica in tutte le sfere della vita.

Il sessismo che ne deriva, impone stereotipi rigidi e disuguaglianza nelle relazioni a tutti i livelli.
Questo da una parte rende difficile l’autonomia e la sicurezza delle donne, non è un caso che negli ultimi anni più che di femminismo si parli di sorellanza, e dall’altra lo sviluppo di capacità necessarie per la convivenza come l’empatia, il dialogo intimo o l’espressione degli affetti negli uomini.

Cause Individuali

Tra queste ci sono cause psicologiche conseguenti a patologie mentali conclamate dirette (sociopatie) o indirette ( sintomi di altre patologie sistemiche) che non verranno qui trattate.

Ma ci sono aspetti individuali che rientrano nella sfera della crescita interiore e che riguardano l’evoluzione dall’essere “persona” (e rispondere ai bisogni dell’ego e della personalità) all’essere un “Sé” (che risponde alle istanze più noetiche o spirituali).

Inoltre, ci sono aspetti che riguardano la connessione tra noi e l’ambiente circostante, come quello di Madre Natura, ma anche  della connessione attraverso il Sé gli altri nostri simili (altri Sé).

  • Ogni volta che ci sentiamo “speciali” e vogliamo mostrarci come tali, siamo in un movimento separativo dall’altro;
  • ogni volta che limitiamo la libertà di essere, dell’altro, a qualsiasi livello sia che lo si faccia col pensiero che con la manipolazione, noi stiamo facendo violenza.“Né più dell’altro, né meno dell’altro, ma con l’altro” è il motto della Comunicazione Non Violenta (CNV)
  • Quando non accettiamo i nostri lati deboli, i nostri limiti, noi stiamo facendo violenza a noi stessi e perpetuiamo la catena di violenza anche fuori di noi.

Cosa posso fare per te.

Come impedirlo

  • Imparando a stare con ciò che c’è, così com’è, accettarsi nel tempo
  • allenando la tolleranza e l’accettazione alle differenze dell’altro ci permette di trasformare tali differenze in ricchezza e non in frustrazione di quando la differenza viene percepita come una mancanza!
  • Imparando a stare con il non-conosciuto, con gli strumenti che abbiamo come nel Metodo Focusing  dove questo avviene grazie all’ascolto di sé attraverso il corpo e la sua intelligenza implicita
  • allenandosi a convivere con la paura, che è la radice di tutti i semi della violenza che albergano in noi.

La realtà esterna si modifica quando qualcosa cambia all’interno, grazie alla consapevolezza e all’accettazione incondizionata.
Qui Meditazione e Focusing.

Quali sono i fattori da osservare e che rendono una relazione insana

Intensità

All’inizio della relazione è normale voler passare tanto tempo insieme, il più possibile, ma quando la qualità di tale intensità si fa soffocante e quindi, ad esempio, l’altro sa del vostro impegno ma se non rispondete al messaggio via cellulare si fa insistente; non rispetta questo vostro spazio impegnato cercando la vostra attenzione a tutti i costi, questo non è un atteggiamento rispettoso nei vostri confronti ed è il primo segnale d’allarme.

Isolamento

Quando la relazione vi isola e non vi permette di frequentare parenti, amici e le persone care che rappresentano in definitiva la rete di sostegno, il supporto, giudicando le persone importanti per voi e denigrandole, allora siete davanti al secondo campanello d’allarme.

Gelosia cieca

Quando la fase “luna di miele” finisce, iniziano i comportamenti possessivi, di sospetto e gelosia con pedinamenti, intercettando le comunicazioni con altri ecc. e si palesano rabbia, minacce e violenze verbali siamo al terzo grande campanello d’allarme.

Denigrare

In questa fase da oggetto d’amore siete l’oggetto da denigrare, non solo quando siete da soli e magari critica e denigra quello che fate: studio, lavoro, amicizie, ma anche in presenza di altri facendo battute utilizzando le parole come armi. Benvenuta nella fase quattro.

Instabilità

In questa fase c’è l’alternanza tra le prime fasi e le successive, i litigi sono teatrali, strazianti con ripensamenti e richieste di perdono. Peccato, però che tali richieste non vengono nemmeno riconosciute completamente quando le metti in evidenza. In quel caso sei tu che non hai compreso ed esageri (ribaltamento della frittata). Le scuse e la richiesta di essere perdonati si fanno sempre più frequenti e si vive come sulle montagne russe.

Una rondine non fa primavera

Ognuno di noi può aver avuto comportamenti vicini a questi nella vita: colpevolizzare o far vergognare; essere manipolativi o superare i limiti del rispetto e altri atteggiamenti tossici, ma quello che fa la differenza è che lo riconosciamo.

Se invece non c’è tale consapevolezza, rischiamo di non riconoscere nell’altro comportamenti ancora più tossici e pericolosi.

Qui il Corso Individuale di Focusing

I segnali di un amore sano

L’amore è un sentimento che attiva altri sentimenti ed emozioni, come la felicità, l’eccitazione, la fiducia, ma anche la tristezza, la paura e anche aspetti istintuali, diventa quindi importante poter comunicare liberamente ed autenticamente ciò che si prova, ma con un atteggiamento di responsabilità per ciò che si prova e non di delega all’altro dei propri vissuti o emozioni.

Quello che io sento e provo è al 100% una mia responsabilità e non dell’altro.

Nell’amore c’è sostegno, incoraggiamento, fiducia, gentilezza, qualcosa che si costruisce nel tempo con i presupposti del rispetto, della stima e dell’amicizia.

Amare è una scelta, è diverso dall’innamoramento che è più istintivo e dettato dall’inconscio.

Ma se l’amore non è sano anziché dare un senso di libertà, imprigiona.

Purtroppo si parla troppo poco di sentimenti ed emozioni e siamo tutti abbastanza analfabeti emotivi, per questo è più difficile poi riconoscere i segnali d’allarme.

Se vuoi leggere altro sulle emozioni trovi altri articoli sull’argomento, puoi iniziare da Emozioni limiti o risorse? Emozioni: paura, tristezza e gioia ; Emozioni: collera, disgusto e stupore oppure Se la paura fa novanta, tu fai qualcosa, ma non ignorarla, Esprimi un desiderio, anzi di più!

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Valentina

Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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