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Dal dizionario etimologico: Intuizione, s.f. attitudine naturale a conoscere l’intima essenza delle cose senza dover ricorrere al ragionamento (1878 Capponi), fu chiamata da Jung una funzione ‘irrazionale’, ma come egli disse:

“questo termine non denota qualche cosa di contrario alla ragione , ma qualche cosa che è fuori dal campo della ragione”(Psychological Types, pag 569).

La funzione Intuitiva

Nel testo “Principi e metodi della Psicosintesi terapeutica”, Roberto Assagioli ( Medico Psichiatra e primo Psicanalista Italiano che fondò l’Istituto di Psicosintesi nel 1926), considera l’intuizione come una funzione psicologica specifica e indipendente.

Sempre Assagioli, ci dice che “l’ intuizione è una funzione normale della psiche la cui attivazione è prodotta principalmente dalla eliminazione dei vari ostacoli che impediscono la sua attività. E’ una delle funzioni meno riconosciute e meno apprezzate e perciò è generalmente poco sviluppata o repressa. Viene repressa con un meccanismo simile a quello della repressione degli impulsi nell’ inconscio, ma la motivazione è diversa”.

Inoltre ci ricorda che ci sono diversi tipi di intuizione, a seconda che essa operi a livello della personalità o a livello spirituale o transpersonale ma per l’utilizzo pratico che se ne fa in Psicosintesi, si considera come una funzione che può essere attiva a diversi livelli e può assumere perciò aspetti diversi, pur rimanendo fondamentalmente la stessa.

Intuizione e discernimento

L’ intuizione è molto preziosa per lo sviluppo completo dell’individuo e il suo utilizzo offre uno strumento di conoscenza e avvicinamento alla realtà, che comporterebbe dei rapporti interpersonali retti e la capacità di discriminare tra le stesse intuizioni quelle genuine da quelle false o presunte che derivano da generalizzazioni arbitrarie o immaginazioni senza alcun fondamento di realtà.

La conoscenza che avviene attraverso l’intuizione, rispetto a quella che avviene mediante le altre funzioni (pensiero, sensazione), ha caratteristiche simili alla stessa:

  • è immediata e diretta, non mediata e progressiva come il pensiero;
  • è sintetica, globale, c’è un immediato apprendimento di tutto e non di parti messe insieme a formare un tutto;
  • nella sua manifestazione più pura, è priva di sentimento, nel suo giusto significato, è priva di reazioni emotive personali, positive o negative verso l’oggetto appreso.

Attivare l’intuizione

in una prima fase si pulisce il campo della coscienza da umori, pensieri, emozioni con un’azione attiva da parte della volontà

Qui non si può non fare il paragone con la 1° fase del Processo di Focusing, l’ Esercizio dello spazio, e con i passi che seguono, in cui si accoglie ciò che arriva (saluto, descrizione, simbolo, emozione) e grazie a ciò si crea uno spazio interno libero.

Grazie alla comprensione ed integrazione che si ha con il “riconoscimento” di queste parti (o aspetti di esse) avviene

la seconda fase, necessaria affinché l’intuizione possa emergere ed essere mantenuta, un atteggiamento di ascolto e vigilanza che è sempre legata ad un’azione attiva e non passiva affinché il “campo” si mantenga libero.
A questo proposito qui trovi Vuoi davvero tornare alla normalità?

Nel Focusing questa fase viene definita il Dono del Focusing, è la quiete, la calma, lo stato di equanimità in cui ci si ritrova alla fine del processo, o dopo un felt shift, un cambiamento, un ulteriore passo nel processo, dopo l’inspiro profondo che crea sollievo se una determinata parte, situazione o problematica è stata integrata parzialmente o totalmente in quel momento.

E’ la possibilità di fare spazio a ciò che emerge in uno stato di non giudizio, di apertura e libertà.

Questo allenamento è qualcosa che agevola la funzione intuitiva, che potrà così, pienamente armonizzarsi con le altre funzioni intellettive e psicologiche ed è per questo che ho deciso di scriverne.

L’argomento è molto ampio e ricco qui il link alla seconda parte di questo post.
Qui puoi approfondire il tema delle emozioni primarie: paura, tristezza e gioia e collera, disgusto e stupore 🙂

Buona Vita

 

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Valentina

Sono Trainer del Metodo Focusing e nella mia vita precedente, infermiera. Oggi mi prendo cura delle persone insegnando l’ascolto e l’accettazione incondizionata di sé perché pensare di sapere cos’è meglio per stare bene, non è sufficiente a cambiare. Stare incondizionatamente con quello che c’è è indispensabile per avviare un cambiamento reale che parte dall’autenticità. Conosciamoci meglio

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